Oggi parliamo, parliamo e parliamo continuamente, esprimiamo i nostri pensieri e sensazioni attraverso il linguaggio, ma non tutti sanno che non abbiamo il completo controllo di esso perché molto spesso riveliamo inconsciamente qualcosa che in realtà vorremo tacere a chi ci sta davanti.
È proprio così, può risultare assurdo ma ciò che il nostro ricevente comprende e rielabora non è dato solo dalle parole da noi emesse, la comunicazione è creata da due sistemi diversi:
il verbale il non verbale.
Il primo è dato dal
linguaggio verbale che distingue l’uomo dagli animali, usato da tutti i popoli con codici diversi, è combinato da pochi segni che riescono a esprimere un numero infinito di concetti. Attraverso la comunicazione verbale possiamo valutare cosa esprimere e cosa no, possiamo decidere di omettere e nascondere alcune paure o perplessità.
Il non verbale, invece, è un
linguaggio “muto” che viene espresso inconsciamente senza il nostro controllo dal nostro corpo attraverso i
gesti (consci, inconsci, innati e acquisiti), le
posture, i
movimenti, gli
atteggiamenti, le
espressioni del volto,
l'aspetto fisico, il
contatto fisico, l'orientamento e le
distanze nello spazio, le
intonazioni della voce, i
segni tracciati sul corpo, il
tatto e l'
odore.
Esso può svelare ironia o serietà, togliere ambiguità, trasmettere emozioni, esprimere informazioni sul carattere e la cultura degli interlocutori e specificare ciò che è stato affermato attraverso il linguaggio. La comunicazione non verbale permette anche di creare maggiore intimità e di raggiungere l'interlocutore sul piano emotivo.
Questi aspetti comunicativi hanno un peso decisivo in tutti gli scambi comunicativi in quanto costituiscono almeno il 70% (fino al 90%) del messaggio trasmesso; le parole, dunque, rappresentano solo una piccolissima fetta della comuncazione,
il corpo,infatti, al contrario del linguaggio, non mente!!!
Se i messaggi che riceviamo dai due sistemi sono congruenti il messaggio sarà rinforzato e credibile, se, al contrario, sono incongruenti vincerà sempre il non verbale in quanto è il più veritiero e importante.